La
Deputazione si compone di tre
categorie di soci e cioè:
- i Deputati, scelti fra coloro che hanno acquisito titoli scientifici rilevanti ai fini delle attività della Deputazione e intenzionati a collaborare con la stessa. Il numero di questi soci non può superare le cinquanta unità,
- i soci Onorari scelti fra coloro (anche Deputati) che abbiano acquisito benemerenze verso la Deputazione e prendano parte alla sua attività. Sia i Deputati che i Soci Onorari sono nominati con decreto del Ministro per i Beni Culturali e Ambientali su designazione dell'assemblea dei Deputati,
- i soci Corrispondenti scelti fra i cultori di storia che diano la loro disponibilità ad una proficua collaborazione, essi vengono nominati dall'assemblea dei Deputati (art. 2 Statuto).
La
Deputazione è retta da un consiglio direttivo composto di sette membri che elegge il
Presidente (che ha la rappresentanza legale), il
Vicepresidente (che coadiuva il presidente), il Segretario (che redige i verbali e li controfirma) e il
Tesoriere (cura la tenuta dei libri contabili).
Per il finanziamento della propria attività la
Deputazione riceve contributi ordinari e straordinari dallo Stato attraverso la
Giunta Centrale per gli Studi Storici (facente capo al
Ministero per i Beni Culturali), la quale coordina il lavoro di tutte le Deputazioni e Società Storiche italiane. Parte dei mezzi viene anche erogata dalla
Regione Marche in base alle previsioni contenute nella legge n. 7/1993; dai Comuni, da Enti pubblici e privati, da Fondazioni di istituti di credito, le Deputazioni possono essere destinatarie anche di donazioni.
La
Deputazione non ha scopo di lucro e le cariche sono gratuite (
art. 10 Statuto).
Tra le altre prerogative, la Deputazione, ha quella di poter esprimere il proprio parere sulla toponomastica comunale a richiesta delle
Prefetture delle Marche (legge n. 1188 del 23/6/1927).
Dal
1895 viene pubblicata la rivista "Atti e Memorie" (101 volumi per oltre 30.000 pagine di testi e di riproduzione di documenti) sicuramente il più antico periodico edito nelle Marche, all'interno del quale appaiono gli scritti dei soci e di quanti collaborano all'attività della Deputazione.
Le pubblicazioni comprendono anche diverse collane quali "
Fonti" (10 volumi editi tra il 1896 e il 1955), "
Studi e Testi" (26 volumi editi fra il 1962 e il 2006) e "
Fonti per la storia delle Marche", nata nel 1996, "
Atti delle Assemblee delle Marche" inaugurata nel 2004.
La
Deputazione possiede una ricca biblioteca (
oltre 13.000 volumi) nella quale è possibile consultare le pubblicazioni di tutte le altre società storiche italiane, oltre a quelle dell'Accademia dei Lincei e di diversi altri istituti storici italiani e stranieri. Recentemente ha acquisito per donazione degli eredi, la biblioteca di Enrico e Giulia Liburdi.